ITALY
Partendo dalle iniziative con Ming (dalla "centrale servizi per i Cinesi " passando per i gruppi politici ) il salto nazionale fu breve ( anche per gli accordi con i vari enti con cui collaboravamo,sia privati che pubblici ).
Il caso di Lea Garofalo e del Cosco in piazza Baiamonti a Milano,(all' inizio della chinatown ) frequentatori di sale da gioco ( ottime per spaccio e altre attivita') quindi anche il Bar Barbara (bar Cinese all' inizio di via Sarpi ) fu il primo caso di coinvolgimento asiatico con strutture mafiose di alto profilo,seguito immediatamente dalle connessioni con i centroamericani in via Imbonati (sempre a Milano) ,dove i medicinali scaduti cinesi venivano tagliati con la cocaina e venduto il tutto a bassissimo prezzo.Ma gli effetti maggiori si ebbero tra Firenze, Napoli e Bari.A Prato incontrai un ex consigliere comunale,ove a causa della denuncia fatta all' allora sindaco,in quanto non dichiarava la reale situazione cittadina (che non era di 20000 Cinesi tutti occupati nelle fabbriche,ma di oltre 40000 ,ammassati nelle cascine di via Bonicoli, (una traversa della Pistoiese che portava nelle campagne ) in situazioni assurde di contenimento e privi di acqua in totale stato di schiavismo,gli venne distrutta la sua esposizione di lampadari con un raid notturno.
A Napoli,invece,qualche anno dopo la scoperta fatta, con relativa denuncia a livello politico,la "guardia di finanza" in un intervista televisiva fu incredula nel dichiarare che nel territorio di Scampia i Cinesi avevano una partita iva intestata per ogni appartamento delle vele.(qualche anno prima erano stati tutti allertati che le Cinesi facevano le "badanti" negli appartamenti dei boss mafiosi )
Qui la "sarda" ci andava a nozze.
Il colpo duro lo ricevette a Bari con la confisca di un intero magazzino silos carico di tonnellate di materiale (caso risolto tramite investigazioni bancarie)
ITALY
Starting from the initiatives with Ming (from the "central services for the Chinese" through the political groups) the national leap was short (also for the agreements with the various bodies with which we collaborated, both private and public).
The case of Lea Garofalo and Cosco in Piazza Baiamonti in Milan, (at the beginning of the chinatown) frequenters of gambling halls (excellent for shop and other activities) then also the Bar Barbara (Chinese bar at the beginning of via Sarpi) it was the first case of Asian involvement with high-profile mafia structures, immediately followed by connections with the Central Americans in via Imbonati (also in Milan), where the expired Chinese medicines were cut with cocaine and sold at a very low price. greater effects occurred between Florence, Naples and Bari.A Prato I met a former city councilor, where due to the complaint made at the then mayor, as it did not declare the real situation in the city (which was not 20000 Chinese all occupied in factories, but more than 40000, piled up in the farms of via Bonicoli, (a cross of the Pistoiese that carried in the countryside) in situations of absurd containment and deprived of water in total state of slavery, gl His chandelier exposure was destroyed with a night raid.
In Naples, however, a few years after the discovery made, with related denunciation at the political level, the "finance guard" in a television interview was incredulous in declaring that in the territory of Scampia the Chinese had a VAT registered for each apartment of the sails (a few years before they were all alerted that the Chinese were the "caregivers" in the apartments of the mafia bosses)
Here the "Sardinian" went there for a wedding.
The hard blow received him in Bari with the confiscation of an entire warehouse silos loaded with tons of material (case solved through bank investigations)
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